Il laboratorio da>verso e il progetto Transizioni

Il laboratorio da >verso. letture e interazioni fra poesia e arti visive nasce nel 2010 come progetto biennale di ricerca e produzione artistica della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Brera,  da un’idea della prof.ssa Margherita Labbe, che ne è curatrice insieme alla prof.ssa Anna Mariani e al poeta Italo Testa, con l’intento di avviare un’ampia e articolata indagine nel vastissimo territorio che riguarda le opportunità d’interazione e contaminazione fra la poesia e le altre arti nel panorama culturale contemporaneo, offrendo ad allievi e docenti le premesse per nuove sperimentazioni.

Il progetto Transizioni arte__poesia (2012), a cura dei docenti Paolo Di Vita, Chiara Giorgetti, Rosanna Guida, Margherita Labbe e Anna Mariani, e del poeta Italo Testa, continua il lavoro avviato negli scorsi anni accademici col laboratorio da>verso. letture e interazioni fra poesia e arti visive. L’intento del laboratorio è offrire ad allievi e docenti del Dipartimento Arti Visive dell’Accademia di Brera la possibilità di avvicinarsi alla poesia contemporanea, sia attraverso le voci di alcuni protagonisti importanti, sia con un vero e proprio itinerario teorico-letterario in cinque incontri seminariali su alcuni nodi importanti dal punto di vista storico, critico e interpretativo. In altre parole il progetto mira a consolidare per la prima volta in Accademia un’offerta formativa di carattere letterario, a fronte di una effettiva impossibilità di accesso ai corsi universitari della Facoltà di Lettere, causa la mancata applicazione della riforma delle accademie. L’aspetto più importante del laboratorio è quello operativo: ai partecipanti viene offerta la possibilità di elaborare un multiplo d’arte, che mette a confronto testi poetici degli autori invitati con opere grafiche. Le Edizioni da>verso, edizioni d’arte a tiratura limitata, accostano in vari formati e tipologie il testo poetico all’elaborato grafico.

info: daverso.brera@gmail.com  e progettodaverso@gmail.com

———————————————————————————————————-

Per scuotere e fecondare l’immenso alveo

dell’Immaginario bisogna mettere in atto

tutte le energie e tutte le violenze necessarie

a smantellare l’inerzia e a risospingere

la pigrizia e uniformità, apparentemente

insuperabili, del visivo, del visuale, del visto;

e abnegare tutto quel complesso territorio

ideologico che si chiama “arte”, protrazione

del banale assoluto del mondo.

Emilio Villa, da Progetto di una comunità di artisti dedita alla creazione e al recupero di una diaconia dell’immaginario, in Emilio Villa poeta e scrittore (Mazzotta, 2008).

Sito web e foto sono a cura di Chiara Giorgetti.

Lascia un commento