Marco Giovenale

breralog         Linguaggi transmediali Progetto didattico Scuola di Grafica d’arte

Marco Giovenale

    modera Italo Testa

Venerdì 12 aprile ore 15 Aula 25
Accademia di Brera

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L’ultimo incontro del workshop è con Marco Giovenale in dialogo con Italo Testa curatore letterario del progetto. Il workshop incentrato sulle interazioni tra arte visiva e poesia, ci porta ad affrontare la questione dei linguaggi nei vari metodi espressivi e delle relative declinazioni possibili. La ricerca include tutti gli aspetti legati al linguaggio visivo dalla grafica d’arte contemporanea al libro d’artista come forma espressiva storicizzata, ma anche della fotografia e dello storytelling. La narrazione non solo si fa immagine ma l’immagine si “traduce” in parola, azione, segno.

Come un affanno, o una lettera di MG

Fin da prima della fondazione degli spazi web gammm.org (2006) e slowforward.net (2003), e da prima della collaborazione-libro Curvature (con la fotografa Francesca Vitale, ed. La camera verde, 2002) o della mostra La natura del mondo che includeva i testi tutt’ora inediti di Ossidiane (ad accompagnare opere della stessa artista presso la galleria Al ferro di cavallo, in via di Ripetta, a Roma, nel 2001), ma sconfinando nei due decenni precedenti direi fin dalle sperimentazioni verbali-grafiche, tra anni Ottanta e Novanta, mai – confesso – mai sono riuscito a pensare il flusso immagine-scrittura-scultura-installazione-grafema-traccia-segno come somma di entità “discrete”, con ciò scomponibile in elementi. (Come fossero entità isolate, separabili da un regime di complessità di codice).

            In occasione di questo incontro all’Accademia di Brera, cercherò di spiegarmi – o complicarmi – meglio. Cercherò di mostrare, e problematizzare, cosa questo significhi in concreto nel mio percorso e lavoro in prosa, in poesia, e (unitamente, appunto) sul versante che si direbbe “propriamente” visivo, verbovisivo, grafico, e asemantico.

            Dalle Curvature, attraverso La casa esposta (Le Lettere, 2007) e Shelter (Donzelli, 2010) fino a Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017) e Quasi tutti (2010 e 2018, ed. definitiva Miraggi), e all’Enciclopedia asemantica (IkonaLíber, 2019). Con un’attenzione specifica a questi ultimi tre titoli.

            Sempre trafficando fra pagine di libri e fogli volanti, coperti di strani segni.

            Sempre in dialogo con gli studenti.

Marco Giovenale (1969) lavora come consulente editoriale, editor, curatore indipendente, lettore per case editrici, traduttore dall’inglese (ha avuto collaborazioni con Il Mulino, Ponte alle Grazie, Donzelli, Fazi, Salerno, Zanichelli), docente. Tiene corsi di letteratura presso la sede centrale dell’università popolare Upter, a Roma. Per la stessa università, co-dirige il Centro di poesia e scritture contemporanee. È tra i fondatori di gammm.org (2006), sito di materiali sperimentali. Collabora con http://www.rivistasegno.eu/, «l’immaginazione» e «alfabeta2». È redattore di vari spazi web italiani e non. Cura la collana “SYN – scritture di ricerca” per le edizioni IkonaLíber.

Alcuni suoi libri di poesie: La casa esposta (Le Lettere, 2007), Shelter (Donzelli, 2010), Storia dei minuti (Transeuropa, 2010), In rebus (Zona, 2012, con i testi vincitori del Premio Antonio Delfini 2009), Delvaux (Oèdipus, 2013), Maniera nera (Aragno, 2015, collana ‘i domani’), Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017). In prosa: Numeri primi (Arcipelago, 2006), Quasi tutti (2010; edizione definitiva, Miraggi, 2018), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016). Suoi testi sono antologizzati in Parola plurale (Sossella, 2005), Nono quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), nel volume del Premio Antonio Delfini 2009, in Poesia degli anni Zero (Ponte Sisto, 2011) e in Nuovi oggettivisti (Loffredo, 2013). Con i redattori di gammm è nel libro collettivo Prosa in prosa (Le Lettere, 2009). Suoi testi sono tradotti in varie lingue e presenti in riviste e antologie. È autore anche di prose in inglese, tra cui: a gunless tea (Dusie, 2007), CDK (Tir Aux Pigeons, 2009), anachromisms (Ahsahta Press, 2014). Per l’editore Luca Sossella nel 2008 ha curato una ampia raccolta antologica di opere di Roberto Roversi: Tre poesie e alcune prose (1959-2004). Ha tradotto Jack Spicer (Billy the Kid, èdito dalla Camera verde nel 2014, a cura di Paul Vangelisti).Come artista (spesso a firma differx) ha esposto – in personali e collettive – disegni e altri materiali, dal 1996 soprattutto. Dal 2006 la gran parte della sua attività grafica si concentra sulla scrittura asemica, o asemantica. Tre libri in particolare ne danno conto: Sibille asemantiche (La camera verde, 2008), Asemic sibyls (Red Fox Press, 2013) e Enciclopedia asemica / Asemic Encyclopaedia (IkonaLíber, 2019).

Il suo sito è slowforward.net Materiali grafici vari in differx.tumblr.com.

Italo Testa è poeta e critico letterario. Ha pubblicato per la poesia L’indifferenza naturale (Marcos y Marcos, 2018), Tutto accade ovunque (Nino Aragno, 2016) i camminatori (Valigie rosse, 2013), La divisione della gioia (Transeuropa, 2010, Premi Tirinnanzi, Città di Ustica, Finalista Carducci), Luce d’ailanto (in Decimo quaderno di poesia italiana, Marcos y Marcos, 2010), Non ero io (gammm.org, 2010), canti ostili (Lietocolle, 2007), Biometrie (Manni, 2005, Premio San Giuliano Terme, Finalista Sandro Penna) Gli aspri inganni (Lietocolle, 2004, Finalista Premio Montano). Ha ricevuto i premi Eugenio Montale e Dario Bellezza per la raccolta inedita. È co-direttore della rivista di poesia L’Ulisse. Cura dal 2010 la parte letteraria di progetti dell’Accademia di Brera dedicati alle interazioni tra linguaggi visivi e letterari, tra cui da>verso, transizioni arte_poesia, Impermanenze e delle edizioni Coincidenze, non_identità, 2×2. È docente di Filosofia teoretica all’Università di Parma.

Progetto didattico a cura dei docenti:

Chiara Giorgetti, Anna Mariani, Danilo Ferrero, Margherita Labbe

Info: chiaragiorgetti@ababrera.it

qui il comunicato stampa

 

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